Si parla di massaggio sin dal lontano 2698 a.C. nel testo cinese del “kong Fou”, in cui vengono descritte diverse tipologie di massaggio ed esercizi corporei, con l’obiettivo di raggiungere un miglior equilibrio psico-fisico.

Anche in India, intorno al 3000 a.C. si sviluppò il massaggio come metodo curativo tramite l’utilizzo di oli profumati, erbe, aromi e pietre.

Egiziani, Persiani e Giapponesi hanno lasciato una ricca eredità relativa al culto del benessere; si possono trovare  molti riferimenti riguardanti la pratica massoterapica, con il medesimo scopo attuale: risolvere problematiche legate al corpo.

Più avanti, a confermare l’importanza di questa pratica, fu il padre fondatore della medicina moderna, Ippocrate (406 a.C.)

“I medici devono essere esperti in molte cose, tra queste senza dubbio anche il massaggio” e, ancora, “Il rimedio è applicabile ai mali acuti come a quelli cronici e alle varie forme di debolezza, poiché queste cure hanno potere rinnovatore. Mi è spesso sembrato, mentre stavo così curando i miei pazienti, come se le mie mani avessero la singolare proprietà di estrarre i prodotti di rifiuto e le diverse impurità raccolte nelle parti malate”.

Ippocrate si dedicò anche alla descrizione di “anatripsis”, che equivale al concetto di frizione: una manualità specifica del massaggio. Precisamente, la frizione, se direzionata verso la testa, favorisce un maggior flusso sanguigno e dei liquidi corporei, rendendo quindi la manovra più efficace, rispetto a quella in direzione opposta.

Ippocrate dimostrò così di aver intuito il meccanismo della circolazione linfatica e sanguigna, successivamente scoperta dal medico inglese William Harvey, nel 1616 d.C.

Il massaggio fu protagonista anche in Grecia, grazie soprattutto alla nascita dei Giochi olimpici.

Si incominciò così a distinguere il massaggio sportivo: effettuato sugli atleti all’interno delle palestre, con lo scopo di attenuare il dolore e l’affaticamento muscolare. Il massaggio terapeutico, invece legato alla medicina e la cura delle patologie.

Successivamente il massaggio si sviluppò moltissimo a Roma, con la nascita dei centri termali e di bellezza, curando molto l’aspetto del benessere e la cura del corpo oltre all’aspetto terapeutico. Uno dei medici più famosi di quell’epoca, Galeno, stese molti scritti riguardanti le tecniche massoterapiche.

Durante il medioevo il massaggio venne abbandonato perché ogni contatto con il corpo era considerato peccaminoso.

Nel XVII secolo invece, dopo il Rinascimento, negli Stati Uniti d’America ci fu la rinascita del massaggio terapeutico e venne fondata nel 1894,  la “Society of Trained Masseurs” (Albo dei Massaggiatori terapeutici).

Nel XIX secolo, per opera del medico svedese Henrik Ling, che ideò un modello di esercizi e tecniche di massaggio, fondò le basi del massaggio classico, creando quello oggi viene chiamato massaggio svedese, e rappresenta tutt’ora la base delle tecniche massoterapiche.

Il massaggio continuò a svilupparsi incorporando svariate tecniche, sempre più efficaci e funzionali, fino ad arrivare ai giorni nostri; in cui il trattamento massoterapico viene considerato uno dei principali trattamenti, non più solo nell’ambito del benessere, ma anche nell’ambito sportivo, terapeutico e preventivo.